Restare o tornare? Le cose che mi mancano dell’Italia

30 agosto 2017

 

È ormai quasi un anno che vivo ad Amsterdam. Mi sto per laureare e inizio a pensare al mio futuro. Per il momento, me ne resto sicuramente tranquilla qui. Continuo con la mia solita vita. Tra un anno, però – o forse due, o tre, o non so nemmeno io – magari deciderò di tornare in Italia.

Ho sempre in testa un discorso fatto qualche anno fa da Renzo Piano, intervistato da Fazio al programma “Vieni via con me”:

 

Secondo me i giovani devono partire, devono andare via, ma per curiosità, non per disperazione. E poi devono tornare. I giovani devono andare per capire com’è il resto del mondo. Ma anche per un’altra cosa, ancora più importante, per capire sé stessi.

 

Non lo so se abbia ragione lui oppure no. Quel che è certo è che, vivendo da soli in un paese estero, di certo impari a conoscere te stesso. E, di conseguenza, inizi a capire che non esiste più un posto dove sei davvero a casa. Ti mancano cose del tuo Paese d’origine, ma sei innamorato di altre cose nel posto dove vivi. Il mondo ideale, sarebbe composto da vari aspetti di mille posti diversi.

E cosi, ho deciso di fare una lista delle cose che mi mancano dell’Italia e di quelle che invece non mi mancano. E, rispettivamente, ho fatto lo stesso con l’Olanda – cosa mi mancherebbe e cosa no se un giorno decidessi di tornare in Italia. Da tenere presente che, quella pubblicata qui, è solamente provvisoria, giusto da farsi un’idea.

 

Cosa mi manca dell’Italia

  • Il gelato. Si, esiste anche qui. Ma non so, mi manca
  • La pizza con gli amici. Si, anche quella esiste anche qui. Ed anche buona, credetemi. Ma mi manca quella cosa che all’ultimo minuto decidi di andare al ristorante e con 15 euro ti prendi pizza con mille ingredienti, birra grande e anche il dolce (e con dolce intendo un buon tiramisù, preferibilmente)
  • Lo spritz
  • Il sole
  • Le montagne. E le domeniche in montagna
  • Il caffè della domenica pomeriggio con i genitori, i coinquilini oppure gli amici
  • Riuscire a leggere un documento importante in pochi minuti, senza dover usare il traduttore
  • La colazione con cappuccino e cornetto al bar, quando hai mezza mattina libera

 

Cosa non mi manca dell’Italia

  • I trasporti. Pubblici e non
  • Non poter fare due passi in solitudine perché sicuramente incontri qualcuno che conosci. È bello conoscere chiunque ma, a volte, è anche bello poter passeggiare per i cavoli propri
  • La disorganizzazione
  • La mentalità vecchia e chiusa. Generalizzando no, ma in generale si. Esistono tantissime persone che sono passi avanti e che stanno portando aria di cambiamento. Ma, purtroppo, il clima generale – per il momento – è sempre fermo a parecchi anni fa
  • I turisti olandesi che, ogni estate, creano troppo traffico in direzione Riva del Garda

 

Cosa mi mancherebbe dell’Olanda

  • La bicicletta. Le tante biciclette
  • La pallavolo. Perché, credetemi, l’ambiente sportivo è completamente diverso da quello italiano
  • Le birre, dopo la pallavolo
  • L’app della banca ING. Ti basta il tuo pin e puoi fare magie. Non è mai stato cosi semplice visualizzare il proprio conto, fare bonifici, ecc ecc. Penserete sia stupido, ma fidatevi che non lo è
  • Non dovermi ricordare di prelevare soldi ogni 3×2 perché puoi pagare qualsiasi cosa con il bancomat
  • Gli olandesi per strada. Quelli che stanno ore al bar a socializzare, quelli che portano i loro bimbi su un seggiolino in bicicletta, quelli che ti sorridono senza alcun motivo, quelli che ti dicono buongiorno anche se sono autisti dell’autobus. E, come loro, tanti altri
  • L’internazionalità
  • L’aeroporto a 40 minuti da casa
  • Il mio zainetto rosso. Perché in Italia non puoi usare uno zainetto sempre e comunque, dal lavoro al bar al ristorante
  • I pacchi enormi di noccioline a 1 euro
  • Usare 2-3 lingue diverse al giorno

 

Cosa non mi mancherebbe dell’Olanda

  • Il cibo
  • L’ammasso di turisti che ti impedisce di frequentare serenamente il centro
  • Il vento
  • Il meteo
  • La mia pelle più bianca dell’inizio dell’estate

 

Ora ho una missione

Tra un mese mi laureo. Dopodiché, la mia missione attuale sarà portata a termine e – come ben potrete immaginare – avrò bisogno di nuovi stimoli.

Bene, credo di avere un’idea. Prima di tutto, riempire questa lista di cose un po’ più serie. In secondo luogo, provare a mescolarle tutte insieme. Prendere le cose che mi mancano/mancherebbero da una parte e dall’altra, provare ad unirne il numero più alto possibile e poi vedere che ne esce. Prendere quelle che non mi mancano/non mi mancherebbero, provare a fare un brainstorming a partire da esse e vedere quali idee geniali potrebbero uscire.

Per esempio – che ne so – costruire un aeroporto a 40 minuti da casa in Italia oppure brevettare qualcosa in grado di trasformare il cielo olandese in quello italiano.

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Un commento su “Restare o tornare? Le cose che mi mancano dell’Italia

  1. lukenter il said:

    In sintesi, l’ unica cosa Immateriale sono gli affetti che possono mancare, amici e parenti.
    Mentre quello che manca di materiale e’ il clima.
    Per il resto vince Nederland (su base 10) 8 a 2.
    Un Augurio : se trovi l’amore, quello vero, penso che Nederland sia un posto giusto per fare il nido. E mi creda (cambio forma) il mio cucciolo nato e cresciuto in Italia sarebbe stato meglio qui in Nederland. Visto e considerato il modello socio-economico dei due Paesi a confronto. Se un giorno Lei avra’ dei cuccioli, Le auguro di farli crescere in Nederland o Similia. Ma no in Italia, farebbe loro un torto.
    Ehm… finisco con un gesto di solidarieta’, qualora volesse possiamo offrirle del gelato fatto in casa, della pizza sempre fatta in casa e una coppia di genitori (anche quelli fatti in casa!) , magari in un momento di sconforto potrebbe aver bisogno di un tetto amichevole sotto il quale ritrovare la via.
    Cosi da conoscere altre forme di vita extraterrestri. :)
    Io, mia moglie e quella peste della mia stiefdochter.
    Ciao!
    LBK

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