Il karma ripaga

19 dicembre 2016

 

Ma quanto sono brava…

C’ero una volta io. Ero una ragazza simpatica, gentile, intelligente e quant’altro. Ma con un grande difetto: mi divertivo a fare la secchioncella. A Siena, mi davo arie perché noi polentoni siamo più produttivi del resto d’Italia. A Rovereto, me la tiravo tanto che riuscivo a studiare e lavorare contemporaneamente. Alle superiori, sottolineavo sempre la mia passione per la matematica e per costruzioni – ovviamente materie che tutti odiavano. Alle medie, l’unico insufficiente preso (me lo ricordo bene, era di storia) mi sembrava la fine del mondo. Alle elementari, venivo chiamata qualcosa tipo “madre badessa”. All’asilo, per fortuna non ho ricordi.

 

“Invecchiando si peggiora”

Anche ad Amsterdam, questa mia inclinazione verso la troppa presunzione non mi ha mai abbandonata. E così, ho voluto iniziare il corso di olandese una sola settimana dopo essere arrivata. Nonostante non fosse affatto necessario. E ho voluto spiattellarlo ai quattro venti – per far vedere quanto io fossi brava ed impegnata. E, come se non fosse sufficiente, io e il mio boss – unica altra persona che stava studiando olandese contemporaneamente a me – ci siamo divertite a rompere le scatole ai nostri colleghi/amici facendo le saputelle tutto il tempo. “Oh, io capisco quello che c’è scritto”. “Ahah, questo significa blabla”. “Tu la sapevi questa cosa qui? Io si, ovviamente”. Pubbliche scuse verso di loro, ovviamente, con questo post. (Anche se, lo ammetto, mi sono divertita un mondo).

 

Ed infine eccolo arrivare, il tanto amato karma

Oggi primo giorno del nuovo tirocinio. Più di nove ore passate a stretto contatto con i miei nuovi colleghi. Tre su quattro sono olandesi. La quarta, essendo tedesca, capisce quasi tutto – pur non parlandolo. Hanno parlato olandese quasi tutto il giorno. Parole captate dalla mia povera testolina? Forse – ma sottolineando il “forse” almeno dieci volte – il 0,5% del totale.

Amici ed ex-colleghi: la vostra vendetta è arrivata, ora potete ridere quanto vi pare.

 

Comunque… posso fare una precisazione?

Nonostante la sola mezzora di pausa, abbiamo una sala pranzo – con erba finta – all’interno della quale si può giocare a ping-pong, a calcio balilla e a badminton (si, c’è anche la rete). Quindi, non parlerò olandese ma potrò far vedere a tutti le mie doti sportive!

 

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